San Gaetano da Thiene

Di: Mariano Costanzo
Anno: seconda metà XVIII secolo (?) - Tecnica: olio su tela

Descrizione

L’opera di Mariano Costanzo presenta un’impostazione di tipo piramidale. Al vertice è la Madonna della Mercede che, assisa su una nuvola, sorregge tra le ginocchia Gesù Bambino benedicente. Più in basso sono riconoscibili san Gaetano e san Pietro Nolasco. Per comprendere lo scopo della rappresentazione occorre ripercorre brevemente la vita dei due santi. San Gaetano nacque a Vicenza nel 1480 e morì a Napoli nel 1547. Dopo aver studiato materie giuridiche all’università di Padova si trasferì a Roma dove divenne segretario di papa Giulio II. Qui entrò a far parte dell’Oratorio del Divino Amore, associazione che aveva lo scopo di riformare la Chiesa a partire dagli strati più umili. Si dedicò anche all’assistenza dei malati all’ospedale di san Giacomo di Roma e, nel 1520, fondò alla Giudecca di Venezia l’ospedale degli Incurabili. Ritornato a Roma nel 1524, insieme a Gian Pietro Carafa, fondò i Chierici regolari teatini. San Pietro Nolasco nacque a Carcassonne in Francia intorno al 1182 e morì a Barcellona in Spagna nel 1249. Di nobile famiglia, dopo la morte dei genitori si stabilì a Barcellona dove rimase profondamente turbato dalla condizione dei cristiani schiavi dei Mori che avevano sottomesso gran parte della penisola iberica. Anche grazie all’aiuto di re Giacomo fondò l’ordine di Santa Maria della Mercede che aveva lo scopo primario di liberare e redimere gli schiavi cristiani. Tornando alla tela sulla parte destra, ritratto con la mitria da vescovo, è riconoscibile Gian Pietro Carafa, vescovo di Chieti che salì al soglio pontificio con il nome di Paolo IV. Nella parte inferiore dell’opera troviamo a sinistra Maria Maddalena, riconoscibile dai lunghi capelli sciolti sulle spalle, e a destra santa Venera avvolta in un drappo rosso, chiaro riferimento al suo martirio. Venera, principale patrona della città di Acireale, fu decapitata il 26 luglio del 143 sotto l’impero di Antonino Pio.
 


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