L'Immacolata che schiaccia il serpente

Di: Matteo Ragonisi
Anno: II metà XVII - I metà XVIII secolo - Tecnica: olio su tela

Descrizione

La tela dell’Immacolata che schiaccia il serpente, è opera di Matteo Ragonisi. L’opera presenta la consueta impostazione con cui l’artista eseguiva i suoi schemi pittorici: un folto numero di angeli e santi fa da cornice a Maria, ritratta secondo l’iconografia dell’Immacolata Concezione. La Vergine appare con le sembianze di una fanciulla, con i capelli raccolti dietro la nuca, il capo ornato di dodici stelle, vestita di bianco, avvolta in un manto azzurro e ai piedi la falce lunare e il serpente a cui schiaccia il capo. Tra i tanti personaggi si impone la figura di san Gregorio Magno, il cui culto si diffuse in Sicilia per la presenza di sei monasteri che il Santo fece edificare quando ancora era in vita. Nato a Roma intorno al 450, dopo la morte della madre, santa Silvia, trasformò la sua casa sul Celio in un monastero, dove si dedicò alla preghiera e allo studio della Bibbia e dei Padri della Chiesa. Dopo aver trascorso un lungo periodo a Costantinopoli come funzionario del papa, Pelagio II, fu richiamato a Roma per ricoprire la carica di segretario papale. Alla morte di Pelagio, per scelta unanime del clero, del Senato e del popolo, fu eletto Papa. La tela presenta san Gregorio affiancato dagli evangelisti Luca e Giovanni, quest’ultimo riconoscibile dal simbolo iconografico dell’aquila. È proprio Giovanni ad indicare il santo papa ritratto nell’atto di scrivere assistito dallo Spirito Santo. Un angelo sorregge la tiara, simbolo iconografico del Santo, insieme alla croce papale, le chiavi pontificie e la colomba dello Spirito Santo.
 


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