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Descrizione
La settecentesca tela dell’Immacolata è attribuita alla scuola del Vasta. La Vergine Maria è ritratta secondo l’iconografia dell’Immacolata Concezione codificata nel trattato Arte della pintura di Francisco Pacheco del 1638, che si rifà al capitolo 12 dell’Apocalisse. Maria si presenta con le sembianze di una fanciulla, con il capo ornato da una corona di dodici stelle, cinta da una candida veste, avvolta da un manto azzurro, con le mani accostate al seno e ai piedi la falce lunare. Completano la scena lo Spirito Santo, che irradia la luce della grazia su di lei, e gruppi di angeli uno dei quali sorregge il giglio simbolo della purezza della madre di Dio. La Beata Vergine, predestinata sin dall’eternità ad accogliere nel suo grembo il Redentore fu, come afferma la Lumen Gentium al capitolo 8, immune da ogni macchia di colpa originale. Il dogma dell’Immacolata Concezione che Pio IX, con la bolla Ineffabilis Deus, proclamò l’8 dicembre del 1854 fu, sin dall’inizio, molto radicato nella devozione popolare, che riconosceva Maria l’unica creatura a non essere toccata dalla ruga del peccato.