Santi Francesco d'Assisi, Antonio di Padova e Rosa da Viterbo

Anno: XVII secolo - Tecnica: olio su tela

Descrizione

L'opera seicentesca, riconducibile all’ambito del Platania, presenta tuttavia restauri ottocenteschi. Al centro campeggia la figura di san Francesco riconoscibile dal saio marrone e dal capestro (cordone) a tre nodi che ricordano i voti di castità, povertà e obbedienza. Nato ad Assisi nel 1182, dopo una giovinezza alquanto irrequieta, fondò l’ordine dei frati detti minori. La regola che fu approvata da Onorio III nel 1223, si fondava sull’osservanza del santo Vangelo, su una vita di obbedienza, di castità, senza nulla di proprio. Comprendendo la necessità di rinnovamento della Chiesa, che molti in quel periodo esprimevano con movimenti che si allontanavano dall’ortodossia, Francesco manifestò il suo desiderio di rinnovamento nella più stretta obbedienza, risultando lui il vero rinnovatore. Morì il 3 ottobre del 1226. Nell’opera, accanto al poverello di Assisi che stringe in una mano il Crocifisso e il libro, sono riconoscibili sant’Antonio di Padova e santa Rosa da Viterbo. La tela presenta Antonio con il tradizionale abito francescano, il giglio e Gesù Bambino benedicente sorretto dal libro delle Sacre Scritture. Antonio nacque nel 1195 a Lisbona. Sacerdote agostiniano rimase affascinato dalla spiritualità francescana e per questo chiese e ottenne di entrare in quest’ordine. Fu superiore dei frati minori dell’Italia settentrionale e il suo insegnamento a Bologna, tra il 1223 e il 1225, segnò l’inizio della scuola teologica francescana. Malato e sfinito dai suoi numerosi impegni morì a Padova dove aveva posto la sua dimora. Santa Rosa, ritratta con il tradizionale abito francescano e il capo ornato da una corona di rose, nacque a Viterbo intorno al 1233. A soli diciassette anni entrò nell’ordine delle terziarie che seguono la regola vivendo in famiglia. È il momento in cui Viterbo viene occupata da Federico II che sottrae la città al controllo del papa. La giovane Rosa gira per le vie di Viterbo con il Crocifisso, predicando l’amore per Gesù, Maria e la fedeltà verso la Chiesa. Rosa muore a soli diciotto anni intorno al 1251.


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