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- La predicazione di san Vincenzo Ferrer
Descrizione
San Vincenzo Ferrer nacque a Valencia in Spagna intorno al 1350. Colpito da malattia fu visitato da Gesù in compagnia di san Francesco e san Domenico che gli affidò il compito di evangelizzare il mondo. Iniziò così la sua missione di predicatore che lo portò a percorrere tutta l’Europa. Predicatore e taumaturgo fu detto Maximus post apostolos Divinis Verbi cioè massimo predicatore del Verbo divino dopo gli Apostoli. La tela presenta il Santo intento nella predicazione, attività regina dell’ordine dei Domenicani. Vincenzo, ritratto con il tradizionale abito dell’ordine di appartenenza, presenta la mano destra rivolta verso l’alto, gesto tipico dell’atto di predicare. Sul suo capo è visibile una fiamma che ricorda il miracolo della lingua. Nonostante parlasse solo lo spagnolo riusciva a farsi comprendere da tutti come avvenne il giorno di Pentecoste. Le ali che si trovano alle sue spalle alludono alle sue prediche che lo facevano sembrare un Angelo dell’Apocalisse e la sua immensa bontà che lo rendevano simile ad un Serafino. Dai fianchi di Vincenzo si intravede un Rosario la cui diffusione nel mondo si deve proprio ai Domenicani. Un numeroso gruppo di persone, diverso per età e ceto sociale, circonda il grande predicatore. Nella parte inferiore sulla sinistra, probabilmente a ricordare i numerosi miracoli che avvenivano durante la sua predicazione, è ritratto un giovane con accanto una stampella. Più in alto una giovane donna affida il suo bambino, probabilmente malato, al Santo. Ancora più in alto è ritratto un giovinetto che sorregge il libro della Scrittura sul quale si legge il passo dell’Apocalisse: Timete Deum et date ille honorem quia venit hora jiudici eius cioè “temete Dio e dategli onore perché è giunta l’ora del suo giudizio”. Sempre nella parte inferiore, ma sul lato destro inginocchiato ai piedi di Vincenzo, si trova un uomo le cui ricche vesti tradiscono la sua appartenenza ad un ceto sociale elevato. Nella parte superiore una colomba ricorda che il Santo durante le sue prediche era ispirato dallo Spirito Santo.