Descrizione
L’opera presenta al centro l’imponente figura di san Biagio con gli occhi rivolti verso il cielo, il pastorale nella mano sinistra e con accanto un presbitero che sorregge la mitria vescovile. La mano destra del Santo sta sfiorando la fronte del bambino, che rischia di soffocare a causa di una spina di pesce. La scena si riferisce al più noto miracolo operato da Biagio, entrato a far parte della sua iconografia. Vescovo di Sebaste, città dell’ Armenia, durante la persecuzione di Licinio si rifugiò in una caverna dove, con il segno della croce, guariva gli animali che rimanevano con lui per fargli compagnia. Scoperto da alcuni cacciatori fu denunciato alle autorità romane e imprigionato. In carcere fu brutalmente torturato con i pettini da cardatore e prima di essere decapitato chiese a Dio di guarire chiunque, malato alla gola, lo avesse pregato in suo nome. Biagio morì il3 febbraio del 316 d. C.
