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- San Tommaso e Santi domenicani
Descrizione
Il dipinto, opera di autore ignoto del XVIII secolo, presenta il Santo riconoscibile dal sole che reca sul petto; Tommaso, considerato sole di vera sapienza, sorregge nella mano sinistra un ostensorio e nella destra una penna d’oca. Secondo la sua agiografia alcuni confratelli, riguardo a un suo scritto sull’Eucarestia, sentirono Gesù dire: «Hai scritto bene sul sacramento del mio corpo». Il piede sinistro del Santo poggia saldamente su un uomo seminudo che giace a terra e che trattiene un grande libro. Probabilmente l’autore della tela allude alla Summa contra Gentiles scritta da Tommaso con l’intento di affermare le verità della fede cattolica e condannare gli errori dei gentili cioè dei pagani. Posto alla sinistra di san Tommaso è san Raimondo De Penjafort che rifiutò la carica vescovile come indica la mitria visibile ai suoi piedi. San Raimondo, che oltre al libro reca in mano delle chiavi, incoraggiò san Tommaso a scrivere la Summa contra Gentiles perché pensava che l’ordine domenicano, in quanto missionario, dovesse possedere i testi e gli strumenti culturali al fine di aprire un dialogo con persone colte di altre fedi. Alla destra di Tommaso si trova san Ludovico Bertrand riconoscibile dal Crocifisso la cui parte terminale è il calcio di un fucile. Secondo il racconto agiografico il fucile da cui doveva partire il colpo, che doveva uccidere il Santo, si trasformò miracolosamente in un crocifisso.