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Descrizione
Più avanti, sempre sulla stessa navata, si può osservare l’Immacolata Concezione del pittore brontese Agostino Attinà (1841-1893). Nella tela è ritratta la Vergine Maria nel classico tema iconografico dell’Immacolata: «una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di 12 stelle» (Ap. 12, 1-2). Dopo una più che millenaria tradizione patristica, il dogma mariano dell’Immacolata fu promulgato da Papa Pio IX l’8 dicembre del 1854 con la bolla pontificia Ineffabilis Deus. La Vergine, sostenuta da angeli festosi, appare su una bianchissima nuvola con una veste bianca, simbolo della sua immacolata concezione, e col manto azzurro, colore indicante la natura divina e trascendente. Mentre un angelo sostiene uno specchio, richiamante il tema della purezza, così come si afferma in Sapienza «speculum sine macula», (specchio senza macchia, Sap. 7, 26). Un altro gruppo angelico sulla destra reca in mano un cartiglio con la scritta «sine labe concepita» (concepita senza peccato). La Vergine schiaccia il serpente antico (Ap. 12, 9) e ai sui piedi appare anche una luna crescente con la gobba rivolta verso l’alto, simbolo del trionfo di Cristo sul male e sulla morte, ma anche del popolo di Dio chiamato ad illuminare il mondo.