Descrizione
La tela, dipinta nei primi anni del XVIII secolo dall’artista acese Matteo Ragonisi, mostra la Vergine Maria con le braccia aperte, con una spada che gli trafigge il petto, a compimento della profezia di Simeone (Lc. 2, 35b), e con gli occhi protesi verso l’alto, e alle cui ginocchia è appoggiato il corpo privo di vita del figlio, Gesù, nudo, appena sceso dalla croce, adagiato su un drappeggiato lenzuolo bianco. Alla destra si nota la figura della Maddalena con la folta chioma bionda, che bacia il foro presente nella mano sinistra del Signore. Ai lati della Vergine sono presenti due figure di santi di difficile identificazione, probabilmente uno dei due raffigura San Mauro Abate. Sullo sfondo si nota una croce circondata da numerosi angeli che reggono i segni della passione di Gesù: il sacro volto impresso sul lino della Veronica, la colonna dove subì la flagellazione, la corona di spine, la canna ed i chiodi.
Sotto la tela si può osservare una statua del Cristo Morto di artista ignoto, precedentemente portata in processione il Venerdì Santo lungo le vie del paese dalla locale confraternita del Santissimo Sacramento.
