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- Lapidazione di Santo Stefano
Descrizione
La lapidazione di Santo Stefano è un'opera che l’acese Giacinto Platania esegue nella seconda metà del XVII secolo. Nella cappella retrostante è custodita la statua lignea della Madonna dell’Indirizzo da assegnarsi ipoteticamente al XIX secolo. Il Santo protomartire, raffigurato in atto di rendere l’anima a Dio e con lo sguardo rivolto al cielo, occupa il centro della composizione per via della posizione in estasi. Il protagonista è circondato da alcuni uomini che stanno per scagliare dei sassi su di lui, uno dei quali, quello posto di spalle, riprende in modo speculare la posizione del Santo. Più in là la folla che esce dalle mura cittadine per assistere alla scena di supplizio, mentre sulla sinistra, una donna inginocchiata rivolge lo sguardo verso l’osservatore invitandolo a concentrarsi sulla testimonianza che il Santo sta per compiere. Al di sopra della composizione si apre uno squarcio di luce in cui appaiono Gesù Cristo, il Padre Eterno ed i cori angelici. La rappresentazione esprime e comunica allo spettatore una particolare tensione emotiva, grazie ai rimandi gestuali dei personaggi ed alle cromie tendenti al bruno. Di notevole risalto il ricco parato di cui Stefano è rivestito, preziosismo pittorico che documenta la produzione della seta nell’antica Aci.