Annunciazione

L’opera dipinta da Vincenzo Sciuto nel 1793, si rifà al brano del Vangelo di san Luca 1,31 nel quale l’Angelo annuncia a Maria «ed ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù». L’artista propone una rappresentazione canonica del tema dell’Annunciazione con Maria, che riceve l’annuncio mentre si trova in preghiera, l’angelo Gabriele, che si presenta al suo cospetto recando il giglio, simbolo della sua purezza, e lo Spirito Santo che stende la sua ombra su di lei. Maria accogliendo nel suo cuore e nel suo corpo il Verbo di Dio ha portato la vita al mondo. Dio ha voluto che l’Incarnazione fosse preceduta dal sì di Maria perché: «Così come una donna aveva contribuito a dare la morte, una donna contribuisse a dare la vita» (LG 8,56).
Di recente la tela è stata sottoposta ad un lavoro di restauro durante il quale, sotto la patina pittorica, è stato individuato un cartiglio nel quale si legge che ad Aci Bonaccorsi apparteneva un’altra chiesa dedicata all’Annunziata edificata sul confine con il comune di Viagrande che alla fine del secolo XVIII fu oggetto di aspre contese.