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Descrizione
La tela in origine era collocata nella chiesa di San Francesco di Paola che prima del 1600 era dedicata alla Santissima Trinità. L’opera di Giuseppe De Thomasio presenta la tipica impostazione piramidale seicentesca. Superato il rigorismo post-tridentino che vietava la raffigurazione di Dio, il dipinto presenta una rappresentazione antropomorfa della Prima e della Seconda persona della Trinità.
Il Padre presenta il capo circondato da un’aureola triangolare e rivolge il suo sguardo al Figlio che, avvolto da un drappo rosso, chiaro riferimento al suo sacrificio, appoggia la mano sinistra sul globo terrestre su cui è la croce. Il significato teologico è evidente: il Figlio, facendo la volontà del Padre ha salvato il mondo ed ha dischiuso agli uomini le porte della vita eterna.
Nella parte superiore, nello splendore del Paradiso circondato da angeli, troviamo lo Spirito Santo raffigurato sotto forma di colomba. Completano l’ambientazione celeste schiere di angeli che, collocati nella parte inferiore del dipinto, glorificano la Santissima Trinità.
La Santissima Trinità è il mistero centrale della fede cristiana. La sua conoscenza viene solo da Dio che si rivela come Padre, Figlio e Spirito Santo. L’incarnazione del Figlio rivela che Dio è il Padre eterno. Lo Spirito Santo che è mandato dal Padre nel nome del Figlio rivela che egli è con loro unico Dio e procede dal Padre e dal Figlio in comunione. Attraverso la grazia che deriva dal Battesimo, ogni cristiano è reso partecipe alla vita della Santissima Trinità.