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Descrizione
L’opera, realizzata in ambito napoletano nel ‘700, rappresenta uno dei più interessanti esempi di arte scultoria mariana del territorio delle Aci. Alta due metri e mezzo, la statua in legno scolpito e dipinto, presenta una manta d’argento realizzata da argentieri messinesi nel 1758. La Vergine è avvolta da un manto azzurro su cui sono applicate rose in argento sbalzato. Una preziosa corona orna il capo della Madonna e di Gesù Bambino, che stringono tra le mani il Rosario. Nei locali della sacrestia è custodita una copia di dimensioni ridotte della statua. Non è chiaro se si tratta del prototipo su quale poi è stata realizzata la monumentale opera o al contrario se si tratta di una miniatura di essa. Il 7 ottobre di ogni anno, la chiesa cattolica celebra la Madonna del Rosario perché fu proprio il 7 ottobre del 1571 , che i cristiani della Lega Santa riuscirono a sconfiggere a Lepanto la flotta dell’impero ottomano grazie alla protezione della Madonna invocata con la recita del Rosario prima della battaglia. Istituita da papa Pio V con il nome di festa della Madonna della Vittoria, è diventata festa della Madonna del Rosario per volere di papa Gregorio XIII. Il culto della Madonna del Rosario è stato portato ad Acireale dai Domenicani. La prima domenica di maggio di ogni anno, la città di Acireale rinnova il voto per la liberazione dalla peste che nel 1743 decimò la popolazione della città di Messina. Il giorno della festa, dopo la recita del santo Rosario, al canto delle litanie lauretane, avviene la svelata del simulacro. Alle ore 18,00 la statua viene portata in piazza san Domenico davanti alla quale viene celebrato il pontificale. Alle 20,00 il venerato simulacro fa rientro in chiesa per essere velato nella cappella.