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- Conversione di Paolo
Descrizione
La scena si sviluppa su un doppio registro. Nella parte superiore è ritratto il Redentore nella gloria della Resurrezione circondato da angeli, uno dei quali sorregge la spada, simbolo iconografico di san Paolo. Più in basso su una nuvola si trova san Pietro, riconoscibile dal simbolo iconografico delle chiavi che rivolge lo sguardo al Redentore ed indica con l’indice della mano destra Paolo di Tarso, visibile nel registro inferiore che investito dalla luce divina, cade da cavallo. Tra i tronchi di due grandi palme si intravedono i seguaci di Paolo che manifestano il loro smarrimento per quello che sta accadendo. La scena si riferisce all’episodio narrato in Atti. Mentre Paolo si stava recando a Damasco per condurre in catene, uomini e donne seguaci del Signore a Gerusalemme, in prossimità della capitale della Siria fu investito da una forte luce che lo fece cadere da cavallo e una voce chiese: «Perché mi perseguiti?» Alla domanda di Paolo «chi sei?» la voce rispose: «Io sono Gesù che tu perseguiti». Il seguito di Paolo sentendo la voce ma non vedendo nessuno, fu colto da grande stupore (cf. At,1-7). La presenza di Pietro nel dipinto, non presente all’episodio accaduto sulla via di Damasco, rappresenta un omaggio ai due Santi titolari della chiesa.